Elopement in Toscana

Matrimonio italiano in Val d’Orcia, una cornice indimenticabile per una cerimonia intima in Toscana

Sabato, 18 luglio 2020. E’ una bellissima giornata di sole, l’aria è calda ma mitigata da un vento lieve che rende la temperatura estremamente piacevole. Siamo nel cuore della Toscana, in uno dei luoghi più noti e amati non solo da chi in questa terra già vive ma anche dagli stranieri, la Val d’Orcia. Ed è proprio qui che Kathleen e Neri hanno deciso di celebrare il loro matrimonio italiano, così da poter dare alla loro piccola e intima cerimonia quella splendida cornice rappresentata dal più classico dei paesaggi toscani: colline ricche di frumento, cipressi, vigneti, piccoli borghi e antichi casali.

Tra questi, la loro scelta è ricaduta sull’Agriturismo Il Rigo, un luogo che accoglie a braccia aperte chiunque sia alla ricerca di gentilezza, semplicità e armonia, un’ antica casa in pietra e mattoni che sorge su un piccolo colle e che offre una vista incredibile su uno dei panorami più dolci della toscana. Il Rigo è circondato da un immenso giardino in cui si trovano anche un laghetto privato, e un piccolo orto biodinamico al cui interno una porzione è dedicata alla coltivazione di fiori da taglio. E sono proprio loro, i fiori di campo, i fiori stagionali, i protagonisti degli allestimenti che vengono realizzati per i matrimoni celebrati al Rigo, conferendo loro quel sapore speciale che solo le cose “fatte in casa” con amore sanno avere.

Ed è esattamente questo che desideravano Kathleen e Neri quando hanno pensato ad un un elopement in Toscana: loro, che già vivevano insieme a Firenze, avevano il desiderio di organizzare un matrimonio intimo, privato, creato per emozionarsi in un’atmosfera raccolta e rilassata. Al cospetto dell’officiante, la loro simbolica cerimonia è stata celebrata sotto un arco impreziosito dai fiori di Luisa, la proprietaria dell’agriturismo. A far da sfondo a questa “finestra sul mondo”, un meraviglioso cielo azzurro, le dolci colline toscane e un filare di cipressi. La bellezza della sposa è stata sottolineata da un trucco molto naturale e da un’acconciatura estremamente morbida (MUAH MAURA MARTINELLI): i capelli appena raccolti le ricadono sulle spalle consentendo di valorizzare così non solo il suo volto ma anche la silhouette dell’abito da sposa.

Il vestito scelto, infatti, da Kathleen è un abito, realizzato da Miranda Di Sipio, dalle linee morbide e semplici, che si ispira al II libro de La Recherche di Marcel Proust, ai bellissimi abiti del Primo Novecento e, naturalmente, alla natura, alle piccole cose semplici e preziose come i fiori. Il modello si chiama Fiori di Dalia, un fiore simbolo di buon gusto, eleganza e femminilità. Kathleen ha scelto un abito da sposa sartoriale, realizzato su misura per lei, in raso e georgette in pura seta e ogni fiore che lo impreziosisce è stato disegnato, dipinto e ricamato a mano.

Le dalie, insieme alle zinnie, alla cosmea, ai fiori della carota e alla molucella, sono anche i fiori che compongono il bouquet: una moltitudine di fiori di campo che, tenuti insieme da un leggero nastro di tessuto viola, creano un bouquet fresco e colorato.

All’insegna del “fatto a mano” anche le fedi, realizzate da Paolo Penko , vere e proprie piccole opere d’arte personalizzate ed esclusive, realizzate in oro, e lavorate con le tecniche della tradizione orafa fiorentina.

All’interno del cortile, il tavolo degli sposi. Una mise en place semplice ma arricchita da una striscia in organza bianca che ricopre il tavolo e da sottopiatti e posate in argento. Fil rouge di questo piccolo banchetto, i fiori: la composizione realizzata per il centrotavola si armonizza perfettamente con il bouquet e con le altre decorazioni floreali ed è ispirata ai fiori anche la stationary (design di elena Fei). Preparato nella cucina del Rigo con le verdure dell’orto, le farine dell’azienda, i prodotti locali e di stagione, il menu’ scelto dagli sposi si conclude con una wedding cake alla panna, la più morbida, soffice e intramontabile delle farciture.